ANTENNACINEMA A CONEGLIANO VENETO

Marzo 1992

Domenica 22 marzo si è conclusa a Conegliano Veneto la XII edizione di Antennacinema, Incontri Internazionali di Cinema e Televisione. La manifestazione, ormai riconosciuta come uno dei luoghi più apprezzati del dibattito sui media, ha portato sul palcoscenico alcuni tra i personaggi più popolari della televisione. Nei sette giorni di incontri sono saliti sulla passerella personaggi "nazional-popolari" come Pippo Baudo, Giancarlo Magalli, Fabrizio Frizzi, Gianni Ippoliti, Piero Chiambretti, la compagnia di "Avanzi", Mino Damato e tanti altri. Forse unico nel suo genere il "faccia a faccia" con i direttori dei Telegiornali italiani condotto da Maurizio Costanzo e al quale tra gli altri hanno preso parte Alberto La Volpe del Tg2, Sandro Curzi del Tg3 ed Enrico Mentana del Telegiornale di Canale 5 in onda dallo scorso 12 gennaio. La manifestazione, presenziata dall’onorevole Lino Innocenti e diretta dagli esperti Michelangelo Dalto, Giorgio Gosetti, Carlo di Carlo, Giovanni Cesareo, Gian Mario Feletti e Orazio Gavioli, ha dunque ripreso la scelta di fondo dello scorso anno e ha polarizzato l’attenzione su un cinema ed una televisione più vicine possibile alla realtà.

Al centro di AntennaCinema ’92 è stato infatti il tentativo di indagare circa i retroscena dell’informazione. Cosa si cela dietro le notizie che la TV quotidianamente ci impone, quali sono le fonti dell’informazione radiotelevisiva e soprattutto quanto gioca la manipolazione dei fatti nel fare informazione, sono alcune delle domande a cui si è cercato di dare una qualche risposta. Momento fondamentale e allo stesso tempo filo conduttore di questa edizione del festival è stata la proiezione di documentari sulla guerra. Un saggio concreto dei meccanismi dell’informazione è senz’altro la rappresentazione della guerra in TV. D’altro canto se il conflitto del Golfo è passato alla storia come la grande guerra su cui si è concentrata l’attenzione dei media, il mondo è altresì pieno di guerre dimenticate, ignorate dalle telecamere: in Jugoslavia, in Afganistan, in Medio Oriente, in America Latina. A Conegliano giornalisti come Igor Man, Fabrizio del Noce, Mimo Damato e Mimmo Candido han cercato di dare voce proprio a questi conflitti. Tra i film e i documentari che hanno accompagnato la sezione "vedere la guerra" di Antennacinema, l’inedito "Ballade vom kleinen Soldaten" sulla guerra in Nicaragua, "Elephant" di Alan Klarke sul terrorismo irlandese nonché il celebre "Inside Irak" di John Alpert, una delle rare testimonianze sfuggite al vaglio della censura militare americana e poi puntualmente bloccato all’atto della messa in onda in patria. Accanto ai film sono stati poi presentati trentadue trailers di pellicole famose sulla guerra, messi a disposizione dalla cineteca di Bologna. Una sezione a parte ha trattato lo scontro raziale e una personale è stata quindi dedicata a John Akomfrath, leader del "Black audio film collective", gruppo di giovani registi appartenenti al cosiddetto terzo cinema, in cui la musica, da quella jazz a quella buddista, sottolinea in modo particolarmente forte lo scorrere delle immagini.

Infine di scena ancora la guerra, incruenta ma accesissima, dell’audience televisivo in cui l’unico obiettivo sembra essere quello numerico giocato in termini di milioni di spettatori. Il capostruttura di Rai3 Bruno Voglino ha condotto gli incontri con i personaggi di successo nella sezione intitolata "le ragioni del successo".

Una moltitudine di domande, insomma, varie e allo stesso tempo omogenee in cui forte spicca l’intelligente desiderio di avvicinarsi ai media con consapevole e approfondito senso critico. Nel panorama degli incontri promossi da Antennacinema, un contributo notevole è giunto dalla ricerca sulle fonti dell’informazione e sulla manipolazione delle notizie. Quale è la situazione dei media in Europa? Quali sono le fonti dell’informazione televisiva e soprattutto cosa si può fare per evitare la centralizzazione delle fonti cui ogni sistema attinge? A questo argomento si è quindi legata la sezione "approfondimento delle fonti" e "Media in Europa". In una serie di incontri pubblici, esperti internazionali hanno presentato i risultati delle loro ricerche sui telegiornali e sulle più importanti trasmissioni culturali europee. Frutto di un lavoro durato diversi mesi, nel suo complesso la ricerca ha messo a confronto le trasmissioni di Svezia, Finlandia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Irlanda, nel tentativo di individuarne tendenze, caratteristiche e potenzialità. Tra il materiale visivo ha destato un certo interesse l’esperimento prodotto dalla Granada Television, "Seven up", ossia la storia di alcuni bambini seguiti dall’età di sette anni e poi rintracciati ogni sette anni per individuarne scelte ed orientamenti.

L’incontro condotto da Maurizio Costanzo con i direttori dei principali telegiornali italiani è infine sfociato in un ironico ma allo stesso tempo significativo scambio d’accuse circa i condizionamenti politici cui sarebbero soggetti soprattutto i Tg delle tre reti nazionali. [Gianni Furlanetto]


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