VENEZIA: LA MOSTRA DEL CENTENARIO

Cento anni di Biennale (La Biennale d’Arte di Venezia) e, contemporaneamente, cento anni di cinema. Quella che ha preso il via lo scorso mercoledì a Lido di Venezia non è solamente la 52a Mostra Internazionale Cinematografica, ma è anche l’edizione del più importante Festival italiano che festeggia i cento anni del cinema. Eh sì, all’insegna del secolo trascorso, non sono pochi gli sforzi fatti per essere all’altezza dell’occasione. Tra le novità più eclatanti troviamo il Palazzo del Cinema completamente restaurato e ristrutturato: un lavoro di ammodernamento che, pur conservando l’aspetto tradizionale dell’edificio, ne una struttura all’avanguardia e all’altezza dei più avanzati standard cinematografici mondiali. I lavori di restauro alla Sala Grande, dove particolare cura è stata dedicata alla parte acustica degli impianti, hanno inoltre visto il contemporaneo recupero delle Sale Pasinetti e Zorzi. Il "nuovo" Palazzo del Cinema adesso dispone quindi di quattro sale utilizzabili in modo indipendente. Le novità della Mostra del Cinema ’95, ovviamente, non si fermano qui. Un’occhiata al programma è sufficiente per rendersi conto della complessità e dell’articolazione di questo festival che prevede appendici e eventi collaterali senza fine. A Venezia il cinema sta al centro di una immaginaria rete in cui arte e tecnologia si fondono stupendamente assieme... Ecco che accanto al programma ufficiale della proiezioni si snoda tutta una serie di convegni, di concerti di incontri in grado di catturare e disorientare il cinefilo e lo studioso più accaniti. Tra gli avvenimenti importanti di quest’anno il meeting cui parteciperanno cineasti, educatori, sociologi e politici e che dovrà studiare le formule e i modi per introdurre nelle scuole, dalle elementari alle Università, l’insegnamento dell’audiovisivo. Per quanto riguarda il programma delle proiezioni, tra l’altro da quest’anno disponibile sulle autostrade informatiche di internet, ciò che emerge è un certo equilibrio e una buona rappresentatività della cinematografia mondiale. "Abbiamo privilegiato la ricerca della varietà, in contrasto con il senso di ripetitività che abbiamo avvertito nella produzione mondiale (sono stati visionati più di 300 film), ripetitività che ci sembra essere uno dei grandi pericoli del Cinema all’inizio del suo secondo secolo di vita" ha affermato a tal proposito il direttore della Mostra e regista autore de "La battaglia di Algeri", Gillo Pontecorvo. Due i titoli italiani in concorso: "Diario di un giovane povero" di Ettore Scola e "L’uomo delle stelle" di Giuseppe Tornatore. Nella sezione fuori concorso, insieme all’immancabile e squisito Woody Allen con "Mighty Aphrodite", l’attesissimo film di Antonioni e Wenders, "Al di là delle nuvole" in programma per domenica 3 settembre. Poi una serie di titoli e nomi, alcuni di grande notorietà, rare le opere prime, suddivisi in ben 6 sezioni. Oltre al concorso e al fuori concorso, "Le notti veneziane", "Panorama italiano", "Corsia di sorpasso", "Retrospettiva", "Finestra sulle immagini".[Gianni Furlanetto]


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