Lo avevamo promesso. Anche se stanchi, sfiniti dopo la lunga serie di proiezioni che ci ha tenuti incollati agli schermi de Le Laudi e della Sala Esse per l'intero periodo invernale, eccoci al varo di una nuova iniziativa. A ridosso dell'estate, così come era avvenuto lo scorso anno con la personale di Antonioni.
Questa volta puntiamo l'attenzione su Bergman, sul primo Bergman, quello in bianco & nero, di gran lunga - sostengono in molti - il più bello, il più amato, il più nordico. Un Bergman tra l'altro da tempo assente non solo dagli schermi cinematografici, ma anche da quelli televisivi, diurni o notturni che siano.
Nel proporre la rassegna ci prrefiggiamo l'obiettivo di individuare gli elementi più profondi, psicologici, umani, spirituali di cui la cinematografia del grande regista nordico è intrisa.
Questo numero di Cineclub News contiene dunque alcune tracce di lettura, consigli e suggerimenti su come, a nostro avviso, è possibile gustare, esaminare ed enucleare quest'aspetto della cinematografia Bergmaniana.
Si comincia il 2 maggio con "Il posto delle fragole", forse l'unico film di Bergman ad essere illuminato da un'umana speranza. Il 9 maggio è la volta de "La fontana della vergine", una leggenda nordica di purezza, di violenza e di vendetta. Nei giorni 16, 23 e 30 maggio la trilogia cosiddetta del "silenzio di Dio": "Come in uno specchio", "Luci d'inverno" e "Il silenzio". Per concludere con un salto temporale all'indietro di sette anni, il 5 giugno con "Il settimo sigillo", tanto classico da rendere inutile qualsiasi parola.
Chi già conosce le angosce di Bergman, la sua ricerca sull'uomo, sarà lieto di ritrovare un amico un po' ombroso ma sempre disposto al dialogo. Chi non lo ha mai incontrato, sarà probabilmente stupito di come, appassionandosi a uno stile, ci si possa ritrovare assaliti da mille domande. Buona visione e buona lettura!
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