SCHEDE FILM

Quarto potere

Titolo originale

Citizen Kane

Regia

Orson Welles

Nazionalità

Usa

Anno

1941

Interpreti

William Alland (Jerry Thompson)

Georgia Backus (Miss Anderson)

Charles Bennet (attore)

Fortunio Bonanova (Matisti)

Ray Collins (James W. Gettis)

Dorothy Comingore (Susan Alexander Kane)

Joseph Cotten (J. Leland e reporter)

George Coulouris (Walter P. Thatcher)

Agnes Moorehead (Mary Kane)

Erskine Sanford (Herbert Carter)

Gus Shilling (capocameriere)

Harry Shannon (Jim Kane)

Everett Sloane (Bernstein)

Paul Stewart (maggiordomo Raymond)

Buddy Swan (C. F. Kane a otto anni)

Philip Vanzandt (Rawiston)

Ruth Warrick (Emily Norton Kane)

Orson Welles (Charles Foster Kane)

Sceneggiatura

Joseph Cotten

John Houseman

Herman J. Mankiewicz

Orson Welles

Fotografia

Gregg Toland

Musica

Bernard Herrmann

Montaggio

Mark Robson

Robert Wise

Durata (in minuti)

119

Produzione

Orson Welle per la Mercury Productions

Distribuzione

RKO

La trama

Charles Kane è figlio di modesti genitori. Quand'egli è ancora un fanciullo, sua madre eredita una grossa sostanza. Questa deve passare al figliolo che dovrà venire educato, lontano dai suoi, in modo corrispondente alla sua futura posizione. Kane è dotato di ingegno non comune, forte volontà, temperamento vulcanico. Divorato da una straordinaria ambizione, si getta nel giornalismo e ben presto controlla trentasette giornali. Vuol entrare nella politica, e sta per essere eletto governatore, quando un avversario, gettando discredito sulla sua vita privata, riesce a stroncarlo. Divorzia dalla moglie, che qualche tempo dopo muore con lµunico figlio, in un incidente di automobile. Sposa un'oscura cantante, ch'egli ama da un pezzo, e mosso dall'ambizione, vuol imporla al pubblico a suon di dollari; ma non vi riesce, benché abbia fatto costruire per lei uno splendido teatro. Fa costruire un fantastico castello, e vi aduna immensi tesori d'arte: lì si riduce a vivere con la moglie, la quale mal sopportando quella fastosa solitudine, l'abbandona. Muore solo, rimpiangendo la serena povertà e i giochi innocenti dell'infanzia.

La critica...

Girato negli studi R. K. O. a Hollywood, dal 29 giugno al 23 ottobre 1940, "Citizen Kane" viene proiettato il primo maggio 1941 al Palace Theatre di New York. Il film inizia con la morte del ricchissimo Charles Kane.

La sua ultima parola, rosebud/bocciolo, risveglia la curiosità del giornalista Thompson che vuole scoprirne il significato.

Il lavoro di Thompson-a cavallo fra investigazione e ricerca di notizie, pura curiosità che scaturisce dal suo mestiere- non porterà alla soluzione del mistero. Il pubblico, in sala, scoprirà invece quanto sembra essere sfuggito a Thompson.

Le cinque persone che Thompson incontra raccontano versioni diverse e limitate della vita di Charles Kane. Queste versioni, sulla presunta vita privata del magnate dell'Inquirer prendono forma nell'intrigante questione della verità impossibile. Quale verità può di fatto essere riportata alla luce, indagando nel passato di un uomo che, morendo, ha lasciato la memoria dell'immagine di sé stesso? La storia della vita di Charles Kane è dunque quella di un'estensione della supposizione. La frase "Vietato l'ingresso", con la quale il film ha inizio e con la quale si conclude, ci avverte che ci sono spazi dell'inconscio e della realtà della vita quotidiana che nessuno potrà mai varcare. Il personaggio di Kane è pertanto una curiosa e significativa invenzione di un regista.

Orson Welles che si era già fatto conoscere in teatro, dimostrò con il suo primo lungometraggio "Citizen Kane" di sapere usare con duttilità e coraggio i mezzi audiovisivi. Forse per questo la stampa si dimostrò spesso ostile nei suoi confronti non lesinando giudizi negativi sui suoi lavori. Visse momenti storici che segnarono profondamente la vita e la cultura americana e ne fu a suo modo partecipe quando nel 1938, alla CBS con "The War of the Worlds"-uno dei suoi adattamenti radiofonici per la serie "The Mercury Theatre on the Air"-indusse la prima storica reazione di panico collettivo prodotto da un mezzo di comunicazione. Nel '40, quando realizzò "Citizen Kane" Welles aveva una certa esperienza su quali fossero i limiti e il potere dell'informazione.

Il tema ossessivo: i frammenti.

Nell'immensa casa/castello di Kane, dove la giovane sposa Susan, di fronte all'incombente caminetto, gioca con un gigantesco puzzle, si affaccia l'idea dell'ossessione. Questa scena mostra come tutti i frammenti di un paesaggio si ricompongono. Si tratta forse dei frammenti della vita di Kane, ma ciò poco importa. I frammenti/pezzi del puzzle ricompaiono subito dopo e sono l'immagine di Charles Kane, riflessa all'infinito negli specchi del suo castello di Xanadu, i brani delle storie narrate dai cinque personaggi ed i flashback. Tutti i pezzi determinano dunque l'attesa della soluzione di un mistero che invece, come una sfera di mercurio, si frantuma in mille altre incognite alimentando il tema ossessivo che si cela nel film.

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