SCHEDE FILM

Notorius, l'amante perduta

Titolo originale

Notorius

Regia

Alfred Hitchcock

Nazionalità

Usa

Anno

1946

Interpreti

Fay Baker (Ethel)

Ingrid Bergman (Alicia Huberman)

Wally Brown (Mr Hopkins)

Louis Calhern (Paul Prescott)

Riccardo Costa (scienziato brasiliano)

Cary Grant (Devlin)

Madame Konstantin (Mrs Sebastian)

Eberhardt Krumschimidt (Dr Barbosa)

Charles Mandl (commodoro)

Alexis Minotis (il maggiordomo)

Ramon Normar (autorità brasiliana)

Moroni Olsen (Berdsley)

Claude Rains (Alexander Sebastian)

Reinhold Schunzel (Dr Otto Anderson)

Ivan Triesault (Eric Mathis)

Lenore Ulrich (donna espansiva)

Peter Von Zernack (ufficiale tedesco)

Soggetto

Alfred Hitchcock

Sceneggiatura

Ben Hecht

Fotografia

Ted Tetzlaff

Musica

Diretta da Costantin Bakaleinikoff

Roy Webb

Montaggio

Theron Warth

Durata (in minuti)

102

Produzione

Alfred Hicthcock per la RKO

Distribuzione

Regionale

La trama

Elena Huberman è figlia di un tedesco stabilito negli Stati Uniti e di un'americana. Suo padre viene condannato a 20 anni di reclusione per spionaggio a favore della Germania, e s'avvelena in carcere. La figlia, che ha sempre manifestato i suoi sentimenti di buona americana, viene arruolata nel servizio segreto americano di controspionaggio ed inviata a Rio de Janeiro, dove dovrà introdursi nei circoli degli agenti nazisti e raccogliere utili informazioni. Benché ami, riamata, un agente americano, essa, per assolvere il suo compito, sposa Sebastian, un suo antico adoratore, precedentemente da lei respinto, che è il capo degli agenti nazisti.

In tal modo riesce a carpire un geloso segreto, che rivela ai suoi superiori per mezzo dell'agente, suo amico. Sebastian, quando si accorge di aver sposato una spia americana, benché l'ami appassionatamente, decide di sopprimerla.

Quando l'agente, amico di Elena, preoccupato sul suo conto, viene a cercarla, la trova quasi moribonda per il veleno propinatole e a stento riesce a trarla dalla casa del marito.

La critica...

"Notorius, l'amante perduta" (ma da qui in avanti rimetteremo la "o" e toglieremo la postilla italiana) è uno dei non moltissimi film di Alfred Hitchcock a non poggiare su un'opera letteraria o teatrale. Quando la preparazione del film era già ad uno stadio avanzato, il produttore Hal Wallis, non convinto che l'uranio potesse servire alla costruzione di una bomba atomica (l'idea gli fu sottoposta nel 1944, un anno prima di Hiroshima...), passò la mano e cedette Hitchcock, Ben Hecht, Cary Grant e Ingrid Bergman alla R. K. O. , con il risultato di perdere un utile netto di otto milioni di dollari. Ingrid Bergman aveva appena girato agli ordini di Hitchcock "Io ti salverò", ma per Cary Grant, insieme a James Stewart il più hitchcockiano degli attori, fu la prima volta.

La storia di "Notorious" è il vecchio conflitto fra l'amore ed il dovere. Il compito di Cary Grant consiste nello spingere Ingrid Bergman nel letto di Claude Rains. È una situazione decisamente ironica, e Cary Grant è amaro per tutto il film; Claude Rains è simpatico perché è rimasto vittima della sua fiducia ed anche perché ama Ingrid Bergman più intensamente di Cary Grant. Ecco dunque una serie di elementi di dramma psicologico trasposti in una storia di spionaggio." Così il regista sul suo film. Queste sono invece le parole di Truffaut: "È senz'altro il film che preferisco, tra i suoi, o almeno tra quelli in bianco e nero. "Notorious" è la quintessenza di Hitchcock."

Mac Guffin è il nomignolo con il quale Hitchcock amava indicare l'apparente "movente" dei suoi film, una cosa cui tutti davano la caccia e che poi si rivelava del tutto secondaria a fronte dei reali intenti dell'autore. Per chiarire il concetto, Hitchcock raccontava la storia di due compagni di viaggio in treno. "Che cos'è quel pacco che ha messo sul portabagagli?" chiede il primo. "Ah, quello è un MacGuffin" risponde il secondo. "Che cos'è un MacGuffin?" ribadisce il primo. "È un marchingegno che serve per prendere leoni sulle montagne Adirondak". "Allora non è un MacGuffin" conclude imperturbabile il secondo. Nel caso di "Notorious", come si può facilmente capire, il MacGuffin è rappresentato dall'uranio nascosto nelle bottiglie di champagne.

Un titolo come "Notorious" è un'autentica dichiarazione d'intenti. Se lo si vuol intendere come "conosciuto", "famoso" o "rinomato", si tratta evidentemente di un'ironia: nel film tutti tradiscono tutti, e niente di ciò che serpeggia dietro le apparenze dovrebbe essere rivelato. Se invece vogliamo accettare la traduzione "famigerato", chi è famigerato? Sebastian, che guida un gruppo di nazisti espatriati? Devlin, che rinuncia alla donna che ama per gettarla tra le braccia del nemico? Alicia, che rinuncia all'uomo che ama per un matrimonio "patriottico"? Madame Sebastian, che con glaciale crudeltà decide la morte della nuora traditrice? Prescot, che in nome del dovere calpesta sentimenti e individualità? "Famigerato" implica il massimo dell'ambiguità, ed è probabilmente più rispondente agli intenti di Hitchcock. Confrontare con "Betrayed" di Costa-Gavras, che si è certamente ispirato a "Notorious" per la sua ennesima requisitoria politico-sociale. Non è detto che sia la "buona" Debra Winger ad essere tradita: potrebbe essere il "cattivo" Tom Berenger, onestamente convinto dei propri ideali razzisti e destabilizzatori.

È comunque l'ambiguità, pur nella straordinaria semplicità della struttura e del racconto, a condurre le danze. I buoni sono umanamente freddi, quasi annullati dal senso del dovere. I cattivi sono signorili e capaci di sentimenti, tutt'altro che torvi e sinistri. E ciò nonostante lo spettatore sappia benissimo quale dovrà essere l'evoluzione della vicenda. È la consueta grande capacità di Hitchcock nel mettere le carte in tavola riservandosi un asso nella manica: ma niente del "che cosa" ci viene nascosto, ma sempre qualcosa del "come".

Una nota tecnica: il movimento di macchina più famoso di "Notorious", un carrello aereo eseguito con la gru, è quello che all'interno di villa Sebastian stringe dal totale del salone affollato dagli ospiti del ricevimento al dettaglio della mano di Alicia che stringe nervosamente la chiave della cantina. Nove anni prima, in Inghilterra, Hitchcock aveva fatto qualcosa del genere in "Giovane e innocente": nella sala da ballo la macchina da presa passava sulle teste dei ballerini e stringeva sugli occhi del batterista assassino affetti da un incontrollabile tic nervoso. Hitchcock amava molto rifare sé stesso una volta acquisita la necessaria esperienza.

Premere qui per tornare alla pagina precedente

Powered by ItalyNet.it