Speciale Venezia

La Giuria della 53ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Giuria interdisciplinare quella dell'edizione 1996 della Mostra del Cinema. Per esplicita scelta della Biennale. Giuria eterogenea composta da molti addetti ai lavori, registi, attori, scrittori, scrittori-sceneggiatori, opinionisti, ma di provenienza talmente diversa da scongiurare il rischio di una scelta finale lontana dai gusti del pubblico e degli stessi seguaci del festival. Si trovano così personaggi di alto profilo culturale, ma non necessariamente addetti ai lavori. Si comincia con Paul Auster, nato nel New Jersey nel 1947 e laureato in letterature comparate. Autore di romanzi grande successo come ·Nel paese delle ultime cose". Per il cinema firma la sceneggiatura di due grandi successi della passata stagione: "Smoke" e "Blue in the face"

Souleymane Cissé. Nato nel 1940 nel Mali. Appassionato di cinema fin dall'infanzia, studia fotografia e cinema a Mosca, dove si specializza in sceneggiatura e regia. Nel 1965 gira il suo primo cortometraggio, "L'homme et les idoles". Nel 1987 ha ottenuto il Premio speciale della giuria a Cannes con il film "Yeleen- La luce". Nel 1995 ha girato "Waati".

Callisto Cosulich. Nato a Trieste nel 1922. Trasferitosi a Roma nel 1950 collabora con varie riviste di cinema, distinguendosi per le scelte anticonformiste ed il gusto per la scoperta. A lungo critico di "Paese Sera" cura numerosi cicli televisivi, soprattutto sul cinema americano e pubblica saggi di cinema.

Anjelica Huston. Nata nel 1951 a Santa Monica, figlia del famoso regista John Huston, esordisce giovanissima nel cinema e nel teatro. Fra le sue più grandi interpretazioni si ricordano "L'onore dei Prizzi", che le ha valso il premio Oscar, "La famiglia Addams", "Rischiose abitudini", "Misterioso omicidio a Manhattan"

Miriam Mafai. Nata a Firenze nel 1926. Giornalista e scrittrice è la prima presenza femminile nella cronaca parlamentare ed unica notista politica collabora dal 1960 con l' "Unità", "Paese Sera" ed è inviato della "Repubblica" di cui è stata tra i fondatori. Ha pubblicato anche alcuni testi di attualità politica.

Roman Polanski. Nato a Parigi nel 1933. Dopo un'infanzia travagliata e dopo vari mestieri intraprende la carriera di attore. Ma nel 1962, a ventinove anni, dirige il suo primo film, "Il coltello nell'acqua", primo di una lunga carriera registica. Fra gli ultimi film realizzati, dopo il suo allontanamento dagli Stati Uniti "Tess", "Frantic", "Luna di fiele", "La morte e la fanciulla".

Mrinal Sen. Nato a Faridpur, India, Bengala orientale, nel 1923. Tra i rinnovatori della cinematografia indiana, ha affrontato nella sua lunga carriera temi politici, sociali e psicologici. Dopo l'esordio con un film d'amore, Sen dimostra una predilezione verso l'analisi realistica dei problemi sociali ed economici dell'India. Nei primi anni settanta realizza la cosiddetta "trilogia di Calcutta": "Intervista", "Calcutta 71" e "Il guerrigliero".

Nelle opere successive continua a fornire ritratti sociali dell'India, dal mondo degli emigrati a quello borghese.

Antonio Skàrmeta. Nato in Cile nel 1940, laureato in letteratura e filosofia, pubblica dal 1959 raccolte di racconti e romanzi. Dopo la caduta di Allende si rifugia a Berlino, dove collabora a sceneggiature e dirige lui stesso alcuni film. Autore de "Il postino di Neruda" da cui Radford e Troisi ricaveranno la sceneggiatura per "Il postinoº.

Hülya Uçansu. Nata in Turchia nel 1950, laureata in filologia inglese, si è occupata dell'organizzazione di vari festival cinematografici lavorando al Centro di produzione e proiezione cinematografica di Istanbul. Dal 1983 è a capo del Festival Internazionale di Cinema di Istanbul.

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