Bronenosec Potëmkin
L'incrociatore Potëmkin
Sergej M. Ejzenstejn
CSI (Ex-URSS)
1926
71
Grigorij Aleksandrov (com. Giljarovskij)
A. Antonov (Vakulincuk)
Vladimir Barskij (cap. Golikov)
I. Bobrov
A. Fajt
Michail Gomarov (un marinaio)
A. Levshin (guardiamarina)
Marusov (ufficiale)
Repnikova (donna sulla scalinata)
Abbozzo di Nina Agadzanova Sutko
Sergej M. Ejzenstejn
Eduard Tissé
Per l'edizizione1950
Nikolaj Krjukov;
Commento musicale per l'edizione muta distribuita in Germania:
Edmund Meise
Grigorij Aleksandrov
Sergej M. Ejzenstejn
Goskino
Cinelatina
Hanno partecipato al film i marinai della flotta del Mar Nero, i cittadinidi Odessa, i membri del teatro di Proletkult.
Operatore: Eduard Tissé
Aiuto regia: A. Antonov,
M. Gomorov, A. Levsin.
Quando si parla del "Potëmkin" si osservano in genere duesuoi aspetti: l'unità organica della composizione nel suo complesso e ilpathos del film. Il "Potëmkin" sembra una cronaca (ocinegiornale) di avvenimenti, ma in realtà colpisce come dramma. E ilsegreto di questo effetto consiste nel fatto che il ritmo della cronaca s'adattaalle leggi rigorose della composizione tragica e, più ancora, d'unacomposizione tragica nella sua forma più classica: la tragedia in cinqueatti. Nata dal pathos del tema, la struttura compositica riflette quell'unicalegge fondamentale che regola il processo organico, sociale o no, e che presiedealla formazione dell'universo. Partecipare a questo canone dialettico (il cuiriflesso è la nostra coscienza e la sua zona d'applicazione, cioètutta la nostra vita) non può non riempirci della più alta formad'emozione, di pathos.
Ecco in breve il Contenuto dei cinque atti:
Atto I. "Uomini e vermi". Esposizione dell'azione. Condizioni abordo della corazzata. Carne brulicante di vermi. Fermenti di scontento tra imarinai.
Atto II, "Dramma sul ponte di poppa". "Tutti sul ponte!".Rifiuto dei marinai di mangiare la zuppa coi vermi. Scena del telone. "Fratelli!".Rifiuto di sparare. Ammutinamento. Vendetta sugli ufficiali.
Atto III, "L'appello del morto". Nebbia. Si porta il corpo diVakulinciuk nel porto di Odessa. Si piange sul cadavere. Indignazione.Dimostrazione. S'innalza la bandiera rossa.
Atto IV, "La scalinata di Odessa". La città fraternizza conla corazzata. Le barchette cariche di viveri. Sparatoria sulla scalinata diOdessa. La corazzata spara sul Quartier generale.
Atto V, "Incontro con la squadra". Notte di attesa. Incontro conla squadra. Le macchine. "Fratelli!". La squadra rifiuta di far fuoco. La corazzata passa vittoriosamente attraverso la squadra.
Fu proprio la scalinata col suo movimento a suggerire l'idea della scena e aprovocare, con la sua fuga, la fantasia del regista, dando origine a una nuovaforma a spirale. E la corsa della folla in preda al panico giù per igradini della scalinata sembrerebbe soltanto una materializzazione deisentimenti provocati dalla vista di quella scalinata. Ed è anchepossibile che in questo entri in qualche modo un fantasma uscito dal grembodella memoria; un'illustrazione di un giornale del l905... Un cavaliere su unascalinata velata dal fumo colpisce qualcuno con la sciabola.
Sulle prime il "Potëmkin" fu relegato in cinematografi disecond'ordine e solo dopo l'entusiastica reazione della stampa straniera passòa sale di prima categoria.
[da Ejzenstejn di Aldo Grasso "il castoro cinema" edizioni LaNuova Italia]