FIRENZE TEATRO

di Michela Bini

Gennaio riserva agli appassionati di teatro alcuni appuntamenti decisamente interessanti. Il Teatro di Rifredi, proseguendo nel suo dichiarato intento di omaggio alla memoria di Pier Paolo Pasolini, presenta "Ferdinando" di Annibale Ruccello che, in questo caso, è anche regista della rappresentazione. L'opera, considerata il capolavoro dell'autore - premio I.D.I. 1984 - è interpretata da Isa Danieli nelle vesti di una nobildonna borbonica che, scontenta dell'avvenuta Unità d'Italia, si ritira in campagna, delusa dagli affetti e dalla società. La quiete della sua appartata vita sarà sconvolta dall'arrivo di un misterioso giovane personaggio. Le analogie con l'inquietante presenza che in "Teorema" di Pasolini sconvolge la vita e il fittizio equilibrio dei protagonisti sono evidenti. L'attore-regista Marco Sodini ed i ragazzi del Laboratorio Ribes di Villa Fabbricotti sono i protagonisti di "P.P.P.P. Per Pier Paolo Pasolini", frutto di un lungo lavoro per far conoscere ed apprezzare, soprattutto ai più giovani, l'opera del grande intellettuale. Alla fine di gennaio "Conversazione per passare la notte" di Raffaella Battaglini, per la regia di Federico Tiezzi con la compagnia "ctm magazzini". Il Teatro della Pergola presenta due opere comiche i cui punti di contatto sono la velocità con cui si svolgono le trame e l'infedeltà. La prima è L'albergo del libero scambio, vaudevilles del 1894 di Georges Feydeau. In un turbinio di entrate ed uscite dei personaggi, di intrighi fatali e di ottusità borghesi, si arriva ad un calcolatissimo - da parte dell'autore - lieto fine che cerca di limitare al minimo i danni col reperimento di un comodo capro espiatorio. "Twist" di Clive Exton è un'autentica pièce anglosassone anche come ambientazione: un vecchio cottage nella campagna inglese. Fra incomprensioni, fughe, bugie e tradimenti si arriva ad un finale non molto sorprendente, spia, forse, del rifiuto della menzogna da parte del protagonista. Fra queste due opere "La donna serpente" di Carlo Gozzi, opera fantastica e fiabesca dell'autore che per tutta la vita combattè una personalissima battaglia contro Goldoni del quale condannava, non a caso, il realismo fonte, a suo avviso, di immoralità e di corruzione dei valori aristocratici.

Al Teatro Puccini "Malemamme" di Terron e Vaime; "Volevamo essere gli U2" di Umberto Marino e "I figli del Dott. Jekyll" di Massimo Martelli. Il Teatro Metastasio di Prato presenta un interessante "Arlecchino" di Carlo Goldoni per la regia di Nanni Garella, con un nevrotico Alessandro Haber cui viene affidato il difficile compito di dare corpo al simbolo per eccellenza dell'arte d'arrangiarsi. Al Teatro Fabbricone, infine, "Tra gli infiniti punti di un segmento", libera creatività, scrittura drammaturgica costruita sugli attori, ma anche teatro delle emozioni.

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