FIRENZE CINEMA

Il ciclo "Francia, terre d'accueil dei cineasti stranieri" prosegue all'Istituto Francese di Firenze. Il primo film di gennaio in versione originale con sottotitoli in francese, è Ran di Akira Kurosawa del 1985. L'opera è chiaramente ispirata al "King Lear" di Shakespeare: un monarca rinuncia al potere spartendo, prima del tempo, il suo regno fra i tre figli che si fanno guerra per sopraffarsi reciprocamente e cacciano l'anziano padre. Il monarca, vagando per la brughiera con la sola compagnia del fedele buffone, finisce per smarrire il senno. Il triste pellegrinaggio del re shakespeariano è reinterpretato alla luce della cultura giapponese.

La successiva proiezione, in versione italiana, è "Taxi blues", opera prima del regista russo Pavel Lounguine. In epoca di Perestroika si instaura uno strano rapporto di amicizia fra un taxista ed un sassofonista. I due, circondati da un'umanità allo sbando, dove vittime e carnefici possono facilmente invertire i loro ruoli, si incontrano e si separano con un ritmo che è scandito dai loro stessi destini: monotona la vita del taxista mentre l'altra, quella del sassofonista, si trasforma all'insegna del successo. "Adieu Bonaparte" dell'egiziano Yousset Chahine, presentato in versione originale francese, rivisita, privilegiando le scene intimiste piuttosto che le battaglie, una parte della storia francese in cui è coinvolto l'Egitto.

[Michela Bini]

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