Regia
Luchino Visconti
Nazionalità
Italia
Anno
1954
Interpreti
Sergio Fantoni (Luca)
Massimo Girotti (Roberto Ussoni)
Farley Granger (Franz Mahler)
Marcella Mariani (La prostituta)
Christian Marquand (Un ufficiale boemo)
Heinz Moog (Conte Serpieri)
Rina Morelli (Laura)
Tonio Selwart (Colonnello Kleist)
Alida Valli (Livia Serpieri)
Soggetto
Camillo Boito
racconto anonimo
Sceneggiatura
Carlo Alianello
Giorgio Bassani
Paul Bowles
Suso Cecchi D'Amico
Giorgio Prosperi
Luchino Visconti
Tennessee Williams
Fotografia
G.R. Aldo
Robert Krasker
Musica
Sinfonia N. 7 in Mi maggiore di Anton Bruckner
Montaggio
Mario Serandrei
Durata (in minuti)
115
Produzione
Renato Gualino per la Lux Film
Distribuzione
Lux
La trama
A Venezia, alla vigilia della battaglia di Custoza. Una patrizia veneta, la contessa Livia Serpieri, moglie di un austriacante, ma ardente di zelo patriottico, si innamora di un giovane ufficiale austriaco, Franz Mahler. L'amore diventa ben presto passione e non tarda a privarla di ogni dignità. Franz è un individuo equivoco e vile; finge di amare Livia, mira in realtà solo al suo denaro perché ne ha bisogno per pagare un medico e farsi esonerare dal servizio militare.
Livia è così cieca che non si accorge di nulla e quando lui le chiede il denaro lei non esita a dargli quello che i patrioti italiani le avevano affidato per le spese di guerra. Franz, avuto quello che voleva, non si fa più vivo con Livia, ma lei si mette sulle sue tracce e lo raggiunge. L'incontro è terribile. Livia fuori di sé, corre al Comando austriaco e rivela con quale inganno Franz era riuscito a farsi esonerare. Il giovane è fucilato e Livia perde la ragione.