Werner Herzog

Werner Herzog è nato a Monaco di Baviera, in Germania, nel 1942. Regista eccentrico e visionario, è un caso unico, isolato, tra gli autori del nuovo cinema tedesco. Autodidatta, ha ricercato le fonti del suo cinema nelle radici della cultura tedesca: pittura e musica medioevale, letteratura romantica (Büchner più di ogni altro). La sua poetica deriva da un impulso morale che assume contorni quasi mistici. Fare cinema, per Herzog, significa creare immagini non ancora viste, di un'intensità che sfugge alla nostra percezione abituale e insieme concentrarsi su personaggi sofferenti, marcati da un'alterità assoluta rispetto al quotidiano. Una tale missione ha richiesto al cineasta una dedizione totale, al limite del rischio fisico, che lo ha portato a girare nelle zone più impervie e meno civilizzate della terra, caratterizzandosi sempre per una grande sensibilità visiva verso il paesaggio, oltre che per il contatto immediato con i suoi singoli interpreti. Herzog inizia a fare cinema, giovanissimo, nella più totale indipendenza e gira alcuni cortometraggi, in parte poi disconosciuti. Il primo lungometraggio, ·Lebenszeichenº è del 1967. Ambientato in un'isola greca durante la seconda guerra mondiale, ha come protagonista un soldato tedesco che impazzisce e intraprende una rivolta titanica contro la natura. Il periodo successivo, quello dal '68 al '70, è il più tormentato della vita di Herzog, legato com'è a viaggi drammatici in Africa per girarvi film radicali e surreali. Dopo un documentario sui sordo-ciechi "Land des Schweigens und der Dunkelheit" (1971), conferma del vibrante contatto con gli emarginati come fonte del suo cinema, realizza nel 1972 il film che gli assicura notorietà internazionale, "Aguirre, der Zorn Gottes" (Aguirre, furore di Dio) storia favolosa di un conquistadores sconfitto ancora una volta da una natura prevaricatrice.

Ma il vero successo unanime della critica gli viene con "Jeder für sich und Gott gegen alle" (L'enigma di Kaspar Hauser, 1974), premiato a Cannes nel 1975. Nel '76 è la volta di "Cuore di vetro" - girato con attori ipnotizzati da lui stesso - il suo film più oscuro e enigmatico, mentre del '77 è "La ballata di Stroszek", denuncia della disgregazione di un individuo tra due società di oggi: Germania e Usa. Ma forse le opere più importanti di questo periodo sono certi documentari come "Die grosse Ekstase des Bildschnitzers Steiner" (La grande estasi dell'intagliatore Steiner, 1974) e "La soufrière" (La zolfatara, 1976), incentrati sul fascino, vissuto rischiosamente in prima persona, per le situazioni limite e le sfide alla natura. Nel '78 (in coproduzione con la Gaumont) ha realizzato "Nosferatu, Phantom der Nacht", rilettura del classico di Murnau attraverso il tema Herzoghiano della visione ulteriore ottenuta da un diverso e, subito dopo, "Woyzek", trasposizione da Büchner, risolta con grande rispetto del testo e austerità formale. Del '79 sono le sofferte riprese in Perù di "Fitzcarraldo", boicottate dalle condizioni climatiche, dalle malattie degli attori nonché dagli indios costretti a un lavoro massacrante: il film è ultimato solo nel 1982. Fra il 1084 e l'anno successivo due mediometraggi e un film di lunghezza normale. In Nicaragua, sulla costa atlantica, fra gli indiani Miskitos avversari del regime sandinista e al confine con l'Honduras, gira, in collaborazione con Denis Reichle, "Ballade vom kleinen Soldaten" (1984). Segue, poi, lo scalatore Reinhold Messner in una spedizione e ne ricava "Gasherbrum - The Dark Glow of the Mountain", una sorta di reportage. Nella primavera del 1985, Herzog presenta a Cannes un film girato in Australia, "Where the Green Ants Dream" (Dove sognano le formiche verdi) e lo descrive così: «Un gruppo di aborigeni combatte per difendere un luogo sacro dalle scavatrici di una società mineraria. È il posto dove sognano le formiche verdi».

Filmografia

Ercole (1962)

Gioco sulla sabbia (1964)

La difesa esemplare della fortezza di Deutschkreutz (1966)

Segni di vita (1967)

Ultime parole (1967)

Fata Morgana (1968)

Provvedimenti contro i fanatici (1968)

I medici volanti dell'Africa orientale (1969)

Futuro impedito (1970)

Paese del silenzio e dell'oscurità (1971)

Aguirre, furore di Dio (1972)

*La grande estasi dell'intagliatore Steiner (1974)

L'enigma di Kaspar Hauser (1974)

Cuore di vetro (1976)

Nessuno vuole giocare con me (1976)

La soufriere (1976)

La ballata di Stroszek (1977)

Nosferatu il principe della notte (1979)

Woyzeck (1979)

Fitzcarraldo (1981)

Cobra verde (1987)

Grido di pietra (1991)

Rintocchi dal profondo (1993)

I titoli contrassegnati con * non hanno avuto una distribuzione italiana e il titolo pubblicato risulta spesso dalla traduzione letterale del titolo originale

Premere qui per tornare alla pagina precedente

Powered by ItalyNet.it