Cineclub News

Anno II

N. 8 Dicembre 1996

Ancora un po' di attesa mentre fervono i preparativi per la nostra prossima «stagione cinematografica». Come annunciato nello scorso numero di Cineclub News, due sono le rassegne in antiere per il prossimo anno.

E mentre aspettiamo fiduciosi che il team di inquadrature metta a punto la rassegna di cinema italiano alla Sala Esse e quella promossa dalla Provincia di Firenze «Autori del Cinema Mondiale» a «Le Laudi», cogliamo l'occasione per pubblicare alcune schede relative alla personale dedicata a Michelanelo Antonioni che Inquadrature propose nel maggio del '94 a Firenze.

Michelangelo Antonioni è sicuramente uno degli autori su cui si scritto di più. Dopo un iniziale scetticismo ostentato da più parti alla «novità» del suo cinema, il successo internazionale de «L'avventura» ha determinato una spetacolare inversione di tendenza nella critica: intimiditi e insieme sedotti dalla statura intellettuale del regista, contagiati dalla seriosità dei colleghi, certi studiosi si sono sentiti in dovere di competere con il modello. A volte è mancato il senso della misura, dell'autoironia, e una certa sensibilità per i valori figurativi: pochi critici sembrano essersi accorti che Antonioni è soprattutto un artista figurativo dotato di un occhio cinematografico, di un'immaginazione visiva, incomparabili.

Sullo sguardo, sul modo di guardare dentro e fuori di sé, sulle possibilità e sui limiti dell'occhio - l'occhio dell'uomo e quello della camera - Antonioni è tornato molte volte e con insistenza. Nei suoi film, in cui la composizione dell'immagine ha un ruolo fondamentale; talvolta ne ha parlato direttamente aprendosi ad una confessione in pubblico, oppure più semplicemente perché costretto a scrivere qualche nota sul proprio lavoro.

Sono parole di Antonioni:

«Nessuno, più di noi, uomini di cinema, è portato a guardare: Ecco una occupazione che non mi stanca mai: guardare. Mi piacciono tutti gli scenari che vedo: paesaggi, personaggi, situazioni».

E ancora:

«É qualche cosa che tutti i registi hanno in comune, credo, questa abitudine di tenere un occhio aperto al di dentro e uno al di fuori di loro. Ad un certo momento le due visioni si avvicinano e come due immagini che si mettono a fuoco si sovrappongono. È da questo accordo tra occhio e cervello, tra occhio e istinto, tra occhio e coscienza che viene spinta a parlare; a far vedere».

Con il tempo tanti schemi in cui è stato imprigionato il cinema di Antonioni così squisitamente visivo sono in parte caduti. Geniale creatore di immagini, di forme, di atmosfere, profondo analista dei sentimenti e delle crisi esistenziali dell'uomo moderno, stilista incomparabile, Antonioni è un esteta.

«La bellezza - scrive Mario Soldati - è la sola cosa in cui lui crede, e lui la cerca e la vede dappertutto, anche negli oggetti e nei momenti più vili.... Un esteta certo, ma un esteta insoddisfatto, un esteta disperato: sente cupamente, visceralmente che la realtà, vista così da lui soltanto sotto la specie della bellezza, gli sfugge, non sa capire bene in che consiste, e ne soffre» («L'Europeo», 7 marzo 1965).

Nell'impostare la rassegna cui le schede pubblicate in questo numero di CN fanno riferimento, si è partiti dal presupposto di fornire l'occasione di un approccio alla cinematografia di Michelangelo Antonioni secondo un percorso essenziale: dal primo lungometraggio, «Cronaca di un amore», (1950) a «Identtficazione di una donna» (1980), l'ultimo, passando attraverso la cosiddetta «trilogia» e cioè «L'avventura» (1960), «La notte» (1961), «L'eclisse» ,(1962) cui si aggiunge «Blow-up» (1966), il primo dei film prodotti fuori Italia.

Per tutti noi, l'augurio è quello, magari suggerito dal titolo dell'ultimo film girato con Wim Wenders, di riuscire a porre lo sguardo «al di là delle nuvole»per cogliere, «metabolizzata» la «stratificazione intellettualistica» esistente, gli elementi di vitalità di una cinematografia tra le più ricche e originali del nostro tempo.

SOMMARIO

Schede Film

LE REGIE DI ANTONIONI

Cronaca di un amore

L'avventura

La notte

L'eclisse

Blow-up

Identificazione di una donna

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